Evento culturale all’Expo al padiglione Bio Mediterraneo Sicilia con la mostra organizzata dalla Fondazione Salonia su “I mercati siciliani e l’Arte: tradizioni della cultura culinaria del cibo da strada. Risvolti sociali ed etnoantropologici”.
Recuperare le tradizioni della Sicilia attraverso il cibo e l’Arte. Questo l’obiettivo della mostra evento di Dimitri Salonia, artista messinese fondatore della Scuola Coloristica Siciliana, cal Cluster Bio Mediterraneo Sicilia dall’undici settembre fino all’undici ottobre. L’esposizione su “I mercati siciliani e l’Arte: tradizioni della cultura culinaria del cibo da strada. Risvolti sociali ed etnoantropologici”, è stata presentata durante una conferenza stampa l’undici settembre alle 17, in piazza Sicilia. Parteciperann
o anche l’artista Lidia Monachino, modererà l’evento il giornalista Ansa Gianluca Rossellini. Salonia con il ciclo de “I mercati” diventa l’autentico interprete dell’anima popolare, narratore di quel complesso di sentimenti su cui si fonda l’essere comunità. I mercati sono per lui dei luoghi di incontro, scambio di esperienza, esercizio di intelligenze e di sensibilità, misura di conversazione e di sopravvivenza, esigenza di approccio. Diventano anche campo di osservazione, motivo di riflessione, spunto di analisi. Partendo dalla tradizione di noti rappresentanti della Cultura siciliana, da Bufalino a Guttuso, Salonia reinterpreta i mercati, rendendoli vivi con il colore, facendoli diventare un brand urbano che racchiude in sè tradizione e innovazione. I mercati siciliani più famosi da Ballarò alla Vucciria, sono descritti perché propriò lì secondo l’artista “la socializzazione, le grida, gli sguardi, la gestualità, assumono significati particolari”.
Evidenziato anche il ruolo del cibo da strada, che riesce a tramandare importanti valori culturali, identitari ed etnici, anche perché i sapori siciliani racchiudono in se stessi sensibilità culinarie di diversi popoli vissuti nell’isola. Dopo la conferenza, proiettato anche un video sui tradizionali mercati palermitani mostrando come erano fino a qualche anno fa, e la loro situazione attuale.. Salonia e Monachino hanno realizzato anche dal vivo a Expo una grande opera su tela sui mercati Siciliani, donata alla Regione Sicilia. Salonia parlando delle sue opere accenna anche alla funzione dei mercati come luogo da preservare rispetto alla modernità del non luogo come un centro commerciale. “Nella culla protettiva del quartiere – spiega Salonia – ai tempi dell’antica memoria, c’erano i mercati rionali, pieni di vita, di voci e di colori, prima di essere uccisi dall’accetta della bonifica e del restauro, della distruzione del bello e del buono. Quei personaggi, incastonati in angusti spazi di relazione, degradati e persi, con le loro voci e le loro antiche lingue, hanno tentato di presidiare ancora, fino alla fine, quei mitici luoghi, agonizzanti, che non vogliono morire, nel paradosso della loro fi
sica dissoluzione, e tuttavia vivono ancora nelle indistruttibili fortezze del nostro ricordo. E ti sembra che gli allegri personaggi di questo palcoscenico incantato, pittori immaginosi di questo sbadiglio dell’umanità, si risvegliano da un sonno millenario, per cantare con te un coro, che si sbriciola tra le dita”. L’artista poi sul progetto itinerante della mostra aggiunge: “Expo 2015 è l’occasione per far partire il percorso itinerante di questa straordinaria realtà dei mercati siciliani. Dopo una tappa a Palermo, che é la culla delle civiltà mediterranee, del cibo di strada con tutti gli odori, sapori e i colori tipici, diffonderemo questa tradizione dei mercati nel mondo”.